Un rivoluzionario dispositivo microelettronico tiene a bada la contaminazione degli stetoscopi
Le infezioni associate all’assistenza sanitaria sono una delle principali preoccupazioni, in quanto associate ad alta morbilità e mortalità. Quelli più a rischio sono gli anziani, i neonati con funzioni immature e i pazienti con carenze immunitarie, nonché i pazienti sottoposti a trapianto e terapia intensiva. Una fonte comune per queste infezioni è l’attrezzatura medica, ad esempio lo stetoscopio. Sebbene molti all’interno della comunità scientifica sottolineino la necessità di disinfettarli, trovare una soluzione semplice, pratica e adottabile è una vera e propria sfida. A questa lotta si aggiunge il fatto che non esistono standard di riferimento per la disinfezione. Presentazione del prodotto STET CLEAN Per affrontare queste sfide, il progetto STET CLEAN ha valutato l’efficacia di un dispositivo per la disinfezione delle membrane degli stetoscopi in un ambiente reale. «Il prodotto STET CLEAN è un innovativo dispositivo microelettronico dotato di LED (diodi a emissione di luce) UV-C (ultravioletti C) inventati, progettati e creati da egoHEALTH per consentire agli ospedali e ai centri sanitari di disinfettare le membrane degli stetoscopi in modo rapido e automatico», spiega il prof. Gabriele Messina, coordinatore del progetto. «È leggero, portatile e personalizzabile. È anche pratico, tecnologicamente innovativo, efficiente ed efficace, sicuro per l’operatore e il paziente, economico ed ecologico», riferisce il prof. Messina. Il dispositivo è stato progettato in modo tale da poter essere posizionato sulla tasca della giacca, su una cintura o sulla scrivania. Una volta agganciata al dispositivo, la testa dello stetoscopio viene automaticamente disinfettata per irraggiamento con UV-C da un LED. Il dispositivo include un alimentatore a batteria, ricaricabile con un connettore micro USB e un microcontrollore che fornisce corrente personalizzata al LED UV-C e al sistema. Per evitare eventuali danni dalla luce UV-C, l’emissione UV-C è possibile solo quando la testa dello stetoscopio è fissata. Conclusioni della fase 1 «Durante la fase 1 del progetto, volevamo aumentare le nostre conoscenze in modo da poter avere una maggiore penetrabilità del prodotto in un ambiente sanitario», osserva il prof. Messina. I partner del progetto hanno scoperto che avrebbero dovuto esplorare e introdurre diverse modifiche in futuro per rendere il dispositivo ancora più performante, utilizzabile universalmente e competitivo in termini di costi. Ciò sarà essenziale poiché «gli ultimi sviluppi nel settore dei LED UV-C stanno entrando nel mercato in modo rapido e competitivo», aggiunge il prof. Messina. Il team del progetto ha anche scoperto che alcune delle strategie da loro adottate dovranno essere riviste. Un esempio sono gli ulteriori progressi tecnologici che potrebbero avere ripercussioni sul prezzo di vendita. «Abbiamo anche rivalutato che alcune idee erano buone. Ciò ha incluso l’ipotesi di sviluppare una versione più semplice ed economica del prodotto per alcuni mercati e la possibilità di produrre una versione non da indossare in una tasca ma che rimanga in modo permanente sulla testa dello stetoscopio», conferma il prof. Messina. «Stiamo valutando di procedere con la stesura di un piano aziendale che implementerà la nuova acquisizione di conoscenza. Stiamo valutando possibili collaborazioni in grado di supportare il prodotto non solo in fase di progettazione ma anche in fase di distribuzione», afferma il prof. Messina. Ma aspettatevi molto altro dal dispositivo STET CLEAN. Un video è disponibile per ulteriori informazioni.
Parole chiave
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