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Assicurare i ritorni sull'investimento per l'ISS

Da quando è salito a bordo il primo team di astronauti, nel 2000, la Stazione spaziale internazionale (International Space Station - IIS) è costata alla comunità internazionale oltre 7 milioni di euro. Anche se è stata generate una significativa mole di dati, assicurare il rit...

Da quando è salito a bordo il primo team di astronauti, nel 2000, la Stazione spaziale internazionale (International Space Station - IIS) è costata alla comunità internazionale oltre 7 milioni di euro. Anche se è stata generate una significativa mole di dati, assicurare il ritorno sull'investimento richiede la memorizzazione, la divulgazione e lo sfruttamento di queste nuove conoscenze. La maggior parte delle persone vede l'ISS come l'esempio più splendente e costoso della collaborazione spaziale tra la nazioni post guerra fredda. Quello che si conosce meno però è la quantità di preziosi dati scientifici che viene raccolta grazie a questa impresa comune. Oltre 400 esperimenti scientifici in campi come la biologia, la fisiologia umana, le scienze fisiche e dei materiali e le scienze della Terra e dello spazio sono stati condotti sulla ISS negli ultimi dieci anni. Iniziato a luglio 2012, il progetto CIRCE ha lo scopo di costruire e sviluppare un'infrastruttura elettronica internazionale in grado di sostenere e promuovere lo sfruttamento dei dati scientifici generati dalla ISS e da altre importanti missioni spaziali. La posta è alta e gli ostacoli da superare sono tanti: può essere difficile coordinare un gran numero di partner e attualmente mancano regolamenti e linee guida per la divulgazione e lo sfruttamento dei dati. Luigi Carotenuto, direttore tecnico di CIRCE, spiega come il progetto sta contribuendo a un piano di infrastruttura elettronica e alla definizione di linee guida per futuri programmi di ricerca. Quali sono i principali obiettivi del progetto CIRCE? CIRCE è un'azione di coordinazione promossa da Telespazio e dalle agenzie spaziali tedesca e francese (DLR e CNES rispettivamente). È co-finanziata dalla Commissione europea nell'ambito del 7º PQ e ha due obiettivi principali. Il primo comporta la delineazione di un piano per istituire un'infrastruttura elettronica europea in grado di assicurare la conservazione a lungo termine e lo sfruttamento dei dati scientifici prodotti a bordo dell'ISS. In secondo luogo, vogliamo promuovere la collaborazione con i partner internazionali dell'ISS per realizzare una visione comune di infrastruttura elettronica di dati. Perché era così importante dare vita a questo progetto? I dati spaziali sono un'importante risorsa scientifica. Non solo hanno bisogno di una quantità enorme di risorse - cosa che ne rende quasi impossibile la ripetizione - ma sono anche sottoposti a rigorose revisioni, il che assicura un contenuto scientifico unico. Riguardano inoltre un ampio spettro di campi scientifici, dalle scienze della vita e dei materiali alla fisica. L'uso di dati spaziali dovrebbe essere massimizzato perché contribuisce allo sviluppo di conoscenze e applicazioni che costituiscono un beneficio diretto per i cittadini. L'ISS è il laboratorio più complesso e più potente per la ricerca nello spazio, ma la conservazione dei dati a lungo termine non è assicurata. La conservazione e l'accumulo dei dati costituirebbe la base per la ricerca successiva e lo sviluppo di conoscenze. Ottenerli richiede però un'infrastruttura elettronica di dati in grado di supportare la conservazione sistematica dei dati provenienti dall'ISS e da altre piattaforme spaziali e che gli utenti possano trovare, accedere e usare questi dati. CIRCE è la continuazione del progetto ULISSE2, che era stato promosso dai centri europei di operazioni scientifiche sull'ISS ed era co-finanziato dalla Commissione europea. Essendo la prima iniziativa di questo tipo, ULISSE ha esaminato questioni importanti della conservazione dei dati per l'ISS, identificando possibili soluzioni e strumenti. Ha anche implementato un dimostratore che fornisce i più importanti servizi per l'accesso e l'uso dei dati integrando una serie di risorse distribuite. Il dimostratore ha mostrato la fattibilità e l'utilità di un'infrastruttura elettronica per interoperare con i depositi distribuiti ISS conformemente ai relativi vincoli legali. L'esperienza di ULISSE indica anche che istituire un'infrastruttura di dati operativa richiederebbe una stretta collaborazione tra le principali parti interessate dell'ISS e CIRCE intende occuparsi di questa esigenza. Cosa c'è di nuovo nel modo in cui CIRCE si occupa della collaborazione riguardante l'ISS? Per la prima volta stiamo promuovendo una nuova visione di ricerca basata su una condivisione intensificata di dati spaziali per promuovere il loro ulteriore uso. La Commissione europea, le agenzie spaziali, le aziende e gli esperti di TIC e varie comunità scientifiche si sono riunite in questo progetto, il che è essenziale per la realizzazione di un'infrastruttura elettronica di dati anche se questo non è mai stato tentato prima. CIRCE assicura il costante coinvolgimento di tutte le parti necessarie e la promozione di queste iniziative coordinate. Quali difficoltà avete incontrato e come le avete superate? Una visione comune per l'utilizzo dei dati dell'ISS e i possibili vantaggi di un approccio collaborativi non è ancora consolidata. Questo si riflette, per esempio, nella diversità di politiche per la divulgazione dei dati usate da diversi partecipanti. Il progetto CIRCE ha raccolto i vari punti di vista sulla questione e, tramite i suoi workshop internazionali, sta stimolando la discussione con tutte le parti coinvolte nella ricerca dell'ISS, proponendo possibili soluzioni e iniziative future per la loro implementazione. Quali sono i risultati concreti della ricerca finora? Il progetto ha già ottenuto risultati tecnici e ha intrapreso importanti iniziative di coordinazione. Dal punto di vista tecnico, abbiamo esaminato le comunità di utenti e le loro esigenze in termini di utilizzo dei dati, definito i servizi che un'infrastruttura elettronica di dati dovrebbe offrire e identificato un nuovo modello di dati. In termini di iniziative di coordinazione, abbiamo preparato un position paper, che è stato firmato da tutti i centri scientifici operativi d'Europa, il quale mette in evidenza l'importanza di conservare i dati dell'ISS prima della Conferenza ministeriale dell'ESA tenutasi a novembre 2012. A febbraio 2013 si è tenuto un primo workshop presso la Commissione europea a Bruxelles, che ha riunito rappresentanti di varie agenzie spaziali (ESA, ASI, CNES, DLR, CSA e Roscosmos), la comunità scientifica impegnata nella ricerca dell'ISS ed esperti di tecnologie dell'informazione. I partecipanti hanno identificato requisiti e questioni chiave, tra cui l'esigenza di armonizzare le politiche riguardanti i dati, coinvolgere la comunità di utenti attraverso un riconoscimento adeguato dei meriti scientifici e permettere agli utenti di trovare e recuperare dati spaziali. Quali sono i risultati principali che vi aspettate da questo progetto? Il progetto identificherà i principali passi programmatici e le soluzioni tecniche. Stilerà un programma di implementazione e identificherà le possibili opportunità di finanziamento per lo sviluppo di un'infrastruttura elettronica di dati per l'ISS. Inoltre, CIRCE contribuirà alla cooperazione internazionale tra i partner dell'ISS per migliorare la divulgazione e l'uso dei dati scientifici spaziali. Quali sono le prossime fasi del progetto? Il progetto sta attualmente preparando il secondo workshop internazionale sull'uso dei dati dell'ISS, che si terrà il 26 e 27 novembre a Bruxelles, presso l'Osservatorio reale del Belgio. Dopo la conclusione di CIRCE, abbiamo in programma di approfondire la rappresentazione delle conoscenze nel campo della sperimentazione dell'ISS con il fine di migliorare i modelli di dati. Sulla base di questo, continueremo a cercare opportunità di sviluppare un'infrastruttura elettronica per lo sfruttamento dei dati scientifici dell'ISS.Per maggiori informazioni, visitare: CIRCE http://www.circe-space.eu/ Scheda informativa del progetto

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Italia