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Contenuto archiviato il 2023-03-06

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Studio finanziato dall'UE rivela che i bambini alimentati con latte artificiale crescono più in fretta

Un ricerca finanziata dall'UE suggerisce che i livelli più bassi di proteine risontrati nel latte materno rispetto a quello artificiale, potrebbero spiegare perché i bambini allattati al seno crescono più lentamente rispetto a quelli nutriti con latte artificiale. Secondo gli ...

Un ricerca finanziata dall'UE suggerisce che i livelli più bassi di proteine risontrati nel latte materno rispetto a quello artificiale, potrebbero spiegare perché i bambini allattati al seno crescono più lentamente rispetto a quelli nutriti con latte artificiale. Secondo gli scienziati, le scoperte sottolineano l'importanza di promuovere l'allattamento al seno, ma anche il bisogno costante di migliorare la composizione del latte artificiale. L'UE ha sostenuto la ricerca attraverso il progetto EARNEST ("Early nutrition programming: long-term efficacy and safety trials and integrated epidemiological, genetic, animal, consumer and economic research"), finanziato nell'ambito dell'area tematica "Sicurezza e qualità alimentare" del Sesto programma quadro (6°PQ), nonché da due progetti precedenti finanziati attraverso il Quinto programma quadro (5°PQ). Una serie di studi hanno portato alla luce un collegamento tra l'aumento rapido di peso durante l'infanzia e la tendenza all'obesità nell'età adulta. Inoltre, è noto che i bambini alimentati con latte artificiale crescono più rapidamente durante il primo anno di vita rispetto ai bambini allattati al seno. In questo studio i ricercatori hanno esaminato se dietro al fenomeno potrebbe nascondersi il fatto che il latte artificiale contiene livelli di proteine più alti. Gli scienziati hanno reclutato genitori che avevano già optato per il biberon. Essi hanno poi diviso in due gruppi gli oltre 1000 bambini alimentati con latte artificiale appartenenti a cinque paesi diversi; il primo gruppo ha ricevuto latte artificiale arricchito di proteine, mentre all'altro veniva dato latte artificiale con un basso contenuto di proteine. I bambini sono stati pesati e misurati a 3, 6, 12 e 24 mesi di età. Il loro sviluppo è stato confrontato con quello di un terzo gruppo "di controllo", composto da bambini che erano stati allattati esclusivamente al seno. I risultati sono pubblicati nell'American Journal of Clinical Nutrition. Dopo due anni i bambini allattati al seno avevano la stessa altezza, ma quelli alimentati con latte artificiale ricco in proteine erano più pesanti di quelli che avevano ricevuto latte artificiale povero di proteine. Visto che non c'era differenza nell'altezza - che è associata ad una massa corporea bassa - i ricercatori concludono che la differenza di peso e di indice di massa corporea è probabilmente dovuta alla differenza di grasso corporeo. È interessante notare che i bambini alimentati con latte artificiale a basso contenuto proteico avevano lo stesso peso di quelli appartenenti al gruppo allattato al seno. "Questi risultati del programma per l'obesità infantile dell'UE (EU Childhood Obesity Programme) mettono in evidenza l'importanza di promuovere e sostenere l'allattamento al seno per i suoi benefici a lungo termine. Essi mettono anche in evidenza l'importanza dello sviluppo e del miglioramento continuo della composizione del latte artificiale," ha detto l'autore capo dell'articolo, il professor Berthold Koletzko dell'università di Monaco, in Germania. "Limitare il contenuto proteico dei latti artificiali per l'infanzia può normalizzare la crescita precoce e potrebbe contribuire a ridurre notevolmente i rischi a lungo termine del sovrappeso e dell'obesità infantile," ha aggiunto. Il contenuto in proteine del latte artificiale usato nello studio cadeva nei limiti permessi dalla direttiva dell'UE sui latti artificiali per l'infanzia e quello che era disponibile sul mercato europeo al momento dello studio. Il contenuto in proteine del latte artificiale era al livello più alto (4 grammi per 100 chilocalorie) negli anni settanta, quando i responsabili dei latti artificiali erano spinti dal desiderio di assicurare che ai bambini alimentati con latte artificiale non venissero a mancare le proteine. Al contrario, c'era poca preoccupazione sui possibili effetti dovuti alla somministrazione di troppe proteine ai bambini. I livelli di proteine sono stati ridotti dagli anni settanta (i latti artificiali a basso e alto contenuto di proteine usati in questo studio contenevano rispettivamente 1,77 g/100kcal e 2,9 g/100kcal di proteine), ma secondo alcuni studi i bambini nutriti con latte artificiale continuano ad assumere più proteine di quelli allattati al seno. Gli scienziati ora pensano di continuare l'osservazione dei bambini per vedere se i bambini alimentati con latte artificiale a basso contenuto proteico si riveleranno a più basso rischio di obesità nel corso della loro vita da adulti.

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