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Contenuto archiviato il 2023-03-02

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Ricercatori individuano nuovo meccanismo di formazione dei vasi sanguigni

Un'équipe internazionale di ricercatori ha individuato una molecola che regola la formazione dei vasi sanguigni. I risultati degli studi condotti potrebbero contribuire allo sviluppo di nuovi farmaci antitumorali. Lo studio, finanziato in parte dall'Unione europea a titolo d...

Un'équipe internazionale di ricercatori ha individuato una molecola che regola la formazione dei vasi sanguigni. I risultati degli studi condotti potrebbero contribuire allo sviluppo di nuovi farmaci antitumorali. Lo studio, finanziato in parte dall'Unione europea a titolo del Sesto programma quadro (6PQ), è pubblicato on line dalla rivista «Nature». Tutti i tessuti necessitano di un valido apporto ematico per sopravvivere e svilupparsi. Si assiste a un fenomeno di vascolarizzazione quando un «germoglio» si dirama da un vaso sanguigno esistente. Queste nuove formazioni si allungano e si uniscono ad altri vasi, dando così vita a reti di canali comunicanti. Il processo in questione, chiamato angiogenesi, è di fondamentale importanza nello sviluppo del feto, nella crescita di organi e tessuti e nella fase di cicatrizzazione delle ferite. Tuttavia, non solo i tessuti sani hanno bisogno di un apporto di sangue per sopravvivere, ma anche i tumori e le neoplasie dovute a patologie infiammatorie croniche dipendono da un afflusso costante di sangue. In assenza di nuovi vasi sanguigni, il cancro non può raggiungere dimensioni superiori a 1-2 millimetri. Partendo da questa premessa, numerosi ricercatori hanno tentato di bloccare la crescita dei tumori inibendo lo sviluppo di vasi sanguigni all'interno della massa neoplastica. Tutte le terapie sviluppate finora si sono concentrate sul fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGF), responsabile della formazione dei vasi sanguigni. Questi trattamenti antiangiogenici si sono dimostrati efficaci nella cura del cancro del colon e della degenerazione maculare senile, una patologia comune che colpisce gli occhi. L'équipe di ricercatori guidata dal dottor Mats Hellström del Karolinska Institute in Svezia ha ora individuato un'altra molecola che svolge un ruolo essenziale nell'angiogenesi, un fattore chiamato Dll4 (Delta-like 4). Gli scienziati hanno scoperto che inibendo l'attività del Dll4 si provoca un aumento del numero di diramazioni che fuoriescono dal vaso sanguigno principale, mentre attivando il fattore Dll4 si ha una riduzione delle ramificazioni. Inoltre, nei vasi sanguigni che germogliano in modo attivo, le cellule dove si procede alla cancellazione del Dll4 diventano di tipo apicale, ossia si trasformano nelle cellule che producono ogni nuova formazione, e i ricercatori hanno rilevato che il VEGF è anche responsabile della scelta di quali cellule assumeranno tale caratteristica. «I nostri risultati indicano che la segnalazione di Dll4-Notch1 tra le cellule endoteliali all'interno delle proliferazioni angiogeniche serve per ridurre la comparsa di cellule apicali in risposta all'azione del VEGF, creando pertanto la giusta proporzione tra cellule apicali e mesangiali necessaria per modelli corretti di diramazione e ramificazione», scrivono i ricercatori. In questo modo, il fattore Dll4 fa sì che il tessuto presenti la giusta densità di vasi sanguigni al fine di assicurare un apporto ematico costante, in quanto un'eccessiva quantità di sangue che penetra nel tessuto è dannosa quanto un afflusso insufficiente. Gli studiosi ritengono che il Dll4 potrebbe essere il bersaglio di nuove terapie basate sulla riduzione della formazione di vasi sanguigni in tumori cancerogeni e altre neoplasie. «Adesso possiamo sviluppare soluzioni atte a potenziare l'effetto delle attuali terapie antiangiogeniche e forse possiamo persino iniziare a curare tipi di tumore che al momento non rispondono ad alcun farmaco antiangiogenico», ha osservato il dottor Hellström.

Paesi

Svezia

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