Gli scienziati elogiano la nuova posizione dell'Italia sulle cellule staminali
In una lettera aperta al presidente e ai ministri italiani, eminenti ricercatori nel settore delle cellule staminali hanno lodato il governo italiano per la sua decisione di ritirarsi dalla "dichiarazione etica" contraria all'utilizzo di fondi comunitari per la ricerca su cellule staminali embrionali umane. La lettera, sottoscritta dai direttori dell'"International Society for Stem Cell Research" (ISSCR) e dallo "European Consortium for Stem Cell Research" (EuroStemCell) approva l'"onorevole decisione" dell'Italia che elimina un importante ostacolo alla libertà della ricerca scientifica e al progresso della medicina nell'Unione europea. Il comunicato prosegue sottolineando che l'Europa ha fornito contributi storici di grande importanza nel settore della ricerca fondamentale sulle staminali e si trova in una buona posizione per trasferire le competenze acquisite alla realtà clinica e sviluppare future cure per patologie che colpiscono l'uomo. Lo scorso anno il governo italiano in carica, assieme a diversi altri paesi, aveva sottoscritto una dichiarazione che esortava l'UE a escludere dai finanziamenti del Settimo programma quadro (7PQ) progetti di ricerca con embrioni umani e cellule staminali embrionali umane, per concentrare gli sforzi comunitari in attività di ricerca sulle cellule staminali che raccolgono un consenso etico. All'inizio di questo mese il nuovo ministro italiano per la Ricerca, Fabio Mussi, ha ritirato la firma del paese dal documento. EuroStemCell, un consorzio di 14 partner provenienti da otto paesi, è finanziato nell'ambito del Sesto programma quadro dell'UE per 11,9 milioni di euro distribuiti sui quattro anni della sua durata. Mentre i membri del Parlamento europeo si preparano a votare sulle politiche comunitarie per la ricerca, a Strasburgo il Congresso mondiale per la libertà della ricerca scientifica ha presentato agli eurodeputati una petizione a sostegno dell'utilizzo dei finanziamenti UE per la ricerca sulle cellule staminali embrionali (compreso il trasferimento di nuclei). La petizione è stata sottoscritta da scienziati e premi Nobel in Europa e nel resto del mondo.
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