Si alza il vento
Secondo i nuovi dati sullo stato del mercato interno dell'energia elettrica pubblicati da Eurostat, l'ufficio statistico dell'UE, la capacità di generazione dell'energia eolica è aumentata del 154 per cento nel quadriennio 2000-2004. Oggi l'energia eolica rappresenta oltre la metà della nuova capacità di generazione nell'UE. Attualmente l'energia eolica costituisce la quarta forma di generazione di energia maggiormente in uso nell'UE, per una produzione pari al cinque per cento. I combustibili fossili rimangono la fonte principale, con il 58 per cento della produzione, seguiti dall'energia nucleare, al secondo posto con il 19 per cento, e dall'energia idroelettrica, terza con il 18 per cento. Quattro paesi - Regno Unito, Germania, Italia e Francia - garantiscono insieme il 57,4 per cento di tutta l'energia prodotta nell'UE. La Germania è, a livello comunitario, il leader del mercato dell'energia eolica: nel suo territorio è installata quasi la metà delle centrali eoliche dell'UE. In questo si riflette l'entusiasmo per le nuove forme di energia caratteristico della Germania, paese in cui viene prodotta anche la maggior parte dell'energia fotovoltaica dell'UE. La relazione mette inoltre in evidenza le conseguenze del commercio transfrontaliero dell'energia. Il Regno Unito ha il maggior numero di fornitori principali (che garantiscono cioè almeno il 5 per cento dell'energia elettrica del paese), sette, mentre in Germania, Austria, Polonia e Finlandia se ne contano cinque. La Francia è invece il maggiore esportatore di energia elettrica dell'UE, con un export di oltre 62,040 GWh (62 miliardi di MWh) di energia. La Repubblica ceca si attesta al secondo posto tra i principali esportatori con 15,717 GWh di energia. Circa 15 dei 25 Stati membri dell'UE sono importatori netti di energia. Il maggiore importatore è l'Italia, che nel 2004 ha acquistato 45,635 GWh di energia, seguita dai Paesi Bassi, che ne hanno importata per un totale di 16,217 GWh.