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Faking It: The production, perception, and function of social voice modulation

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Modulazione della voce – l’influenzatore originale

Passando da un primo appuntamento a un dibattito politico, gli esseri umani cambiano la loro voce per trasmettere il giusto messaggio. Che sia intenzionale o meno, il fatto di giocare con il nostro comportamento vocale influenza molto ciò che gli altri pensano di noi.

C’è ancora molto da scoprire riguardo alla misura in cui gli esseri umani modulano la loro voce nei contesti sociali per comunicare o esagerare tratti che sono ritenuti importanti, per esempio la forza fisica da parte degli uomini. I ricercatori del progetto finanziato dall’UE Voice Modulation hanno offerto nuove conoscenze in questo campo. Sta tutto nella presentazione (vocale) «Abbiamo testato quando, come e perché uomini e donne alteravano i parametri non-verbali delle loro voci ,come ad esempio altezza e timbro della voce, in contesti sociali», spiega la coordinatrice del progetto, la dott.ssa Katarzyna Pisanski. Nel complesso, i risultati supportano l’ipotesi che nella comunicazione non-verbale, la modulazione della voce umana può suscitare comportamenti e giudizi desiderabili da potenziali compagni, colleghi, amici, superiori o rivali. Gli studi longitudinali del progetto offrono ulteriori intuizioni su come i parametri vocali cambiano nel corso della vita o in seguito a eventi fondamentali della vita come la pubertà e la gravidanza. Le ricerche in questo campo hanno richiesto registrazioni dei partecipanti allo studio provenienti da tutto il mondo, tra cui Finlandia, Polonia, Regno Unito, Canada, Cina, Cuba, India, Tanzania e Stati Uniti, per garantire la possibile generalizzazione dei risultati. Una scoperta interessante riguarda l’altezza della voce degli uomini e il successo riproduttivo. Le conclusioni suggeriscono che le differenze all’interno dei singoli nell’altezza della voce giocano un ruolo importante nella scelta umana del proprio compagno e nella competizione ad essa associata, e sono di fatto per lo più determinate prima della pubertà, forse addirittura nell’utero. In un altro studio, la dott.ssa Pisanski e i suoi colleghi hanno scoperto che «nelle neo mamme l’altezza della voce media, la sua ampiezza e la sua variazione si abbassavano notevolmente dopo la gravidanza … [ma] ritornavano come prima un anno dopo il parto». Il dott. David Reby, direttore del Sussex Voice Lab, suggerisce che questo sia probabilmente dovuto a una combinazione di meccanismi ormonali e comportamentali (modulazione della voce). Le conclusioni dei ricercatori mostrano inoltre che le persone provenienti da diverse culture possono modulare le frequenze della propria voce per imitare in modo efficace tratti rilevanti dal punto di vista evolutivo e sociale, quali ad esempio mascolinità, dimensioni fisiche e imponenza (per es. forza). Le persone possono anche modificare la loro voce per imitare in modo convincente vari stati emotivi, in particolare attraverso vocalizzi non-verbali (ad es. strilli, grida e grugniti). Anche se molti animali producono dei vocalizzi simili, gli esseri umani li possono fare volontariamente. Questa capacità avanzata di controllo vocale negli esseri umani potrebbe aver distinto i nostri progenitori dagli altri animali, e potrebbe essere stata un prerequisito chiave per l’evoluzione del linguaggio parlato. Consapevolezza e impatto I risultati del progetto sono stati disseminati in articoli di ricerca accademica pubblicati, articoli di rassegna e capitoli di libri, con ulteriori lavori in fase di revisione e in preparazione. Uno di questi è un popolare articolo scientifico pubblicato su Atlas of Science. I partner di Voice Modulation hanno presentato il loro progetto anche in conferenze sulla ricerca internazionali e locali e in seminari nelle scuole su invito, in aggiunta a esposizioni scientifiche pubbliche ed eventi di sensibilizzazione, tra cui la Summer Science Exhibition 2017 della Royal Society a Londra. Importanti workshop e seminari, oltre a un’ampia copertura dei mass media (tradizionali e sociali), hanno anche contribuito a disseminare il lavoro e i risultati del progetto. In particolare, tutte le pubblicazioni associate al progetto sono ad accesso libero, dal momento che sono tutti dati grezzi. Socialmente rilevante e non così differente tra le varie culture Anche se alcuni dei dati raccolti durante il progetto sono ancora in fase di analisi e compilazione, finora i risultati «indicano che la modulazione della voce è un comportamento umano comune», afferma la dott.ssa Pisanski. Uomini e donne possono modulare l’altezza e la risonanza nel tratto vocale della loro voce a richiesta (per esempio al fine di sembrare fisicamente più piccoli o più grandi) e anche di farlo nei vari contesti sociali, per esempio negli appuntamenti galanti e nei colloqui di lavoro. Questi risultati «confermano che gli esseri umani hanno un ragguardevole livello di controllo volontario sulla propria voce, non solo nel parlato e per cantare, ma anche nel contesto della comunicazione sociale non-verbale», una scoperta importante asserisce la dott.ssa Pisanski. Gli esiti dello studio forniscono nuove intuizioni sulla speciale capacità negli esseri umani di controllare in modo volontario la voce, supportando con forza il fatto che la modulazione della voce possa essere un efficace strumento universale per influenzare il modo in cui siamo percepiti dagli altri. Tali risultati «hanno ovviamente delle implicazioni di vasta portata in politica, marketing e telecomunicazioni», conclude la dott.ssa Pisanski. Essi forniscono inoltre prove convincenti sulle origini evolutive e sui vantaggi di questa forma complessa di comportamento vocale. Il lavoro del progetto proseguirà in alcuni settori, uno dei quali è collegato a un’applicazione mobile su misura per la registrazione unidirezionale della voce progettata dalla dott.ssa Pisanski. Questa è usata per testare se le persone alterano la loro voce a seconda dell’interlocutore con cui stanno parlando. Attraverso semplici schermate che appaiono dopo una chiamata, l’utente può indicare con facilità la natura della chiamata e la propria relazione con l’ascoltatore, consentendo ai ricercatori di Voice Modulation di ottenere nuove informazioni sulla vita sociale della voce umana.

Parole chiave

Modulazione della voce, contesti sociali, comunicazione non-verbale, linguaggio

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