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Communication Systems for Next-generation Railways

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Progetto mette le reti di comunicazione delle ferrovie sul binario giusto

Ricercatori finanziati dall’UE hanno sviluppato e analizzato degli scenari di come potrebbero essere le future reti di comunicazione delle ferrovie. La loro metodologia sarà adesso liberamente disponibile agli operatori delle ferrovie e delle telecomunicazioni, che potranno fare le loro valutazioni.

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Il progetto di due anni MISTRAL (Communication Systems for Next-generation Railways) ha contribuito in modo notevole all’Impresa Comune SHIFT2RAIL, una collaborazione tra la Commissione e l’industria per accelerare ricerca e sviluppo. Le conclusioni del progetto possono essere adesso accolte dai partner industriali all’interno della IC, consentendo loro di comprendere in modo migliore gli scenari futuri delle reti e le loro implicazioni sia per gli operatori che per i passeggeri delle ferrovie. «Uno dei vantaggi dell’essere un piccolo progetto concentrato sulla ricerca è che possiamo porre delle domande difficili», afferma il dott. Maurizio Spirito, coordinatore del progetto MISTRAL, dell’Istituto Superiore Mario Boella (ISMB) in Italia. «Ciò che non abbiamo sono costi e cifre confidenziali dell’industria. Utilizzando la nostra metodologia, tuttavia, gli operatori ferroviari possono inserire i loro esatti costi delle attrezzature, entrate previste, capacità ferroviaria e numeri di passeggeri in modo da ottenere un’immagine precisa di cosa comporterà la transizione a una nuova rete di comunicazione.» Preparazione alla transizione La comunicazione fra treno e strutture lungo la linea descrive un elemento cruciale della gestione del traffico ferroviario, che coinvolge i contatti fra treno in movimento e infrastrutture fisse quali segnali e stazioni. Tale comunicazione è essenziale per garantire sicurezza ed efficienza operativa. La rete di comunicazione usata per questo scopo al momento, chiamata GSM-R, è relativamente vecchia e di solito è posseduta e gestita dagli stessi operatori ferroviari. «Questa è la situazione in cui ci troviamo oggi», afferma Spirito. «Possiamo parlare di reti 4G o persino 5G per i nostri telefoni cellulari, ma il settore ferroviario sta ancora utilizzando questa vecchia tecnologia. La transizione a un nuovo modello di comunicazione è necessaria dal momento che l’assistenza alla manutenzione e i pezzi di ricambio per la rete GSM-R finiranno entro il 2030.» Non si tratta di un’impresa facile. Anche se la Commissione europea e altri vorrebbero aprire le reti di comunicazione delle ferrovie al mercato, molti operatori ferroviari che hanno investito nelle loro reti sono preoccupati riguardo a sicurezza e protezione. C’è una certa riluttanza da parte dell’industria per quanto riguarda la transizione verso nuove tecnologie che non sono state provate o testate in ambienti critici. Future reti ferroviarie «Questa è la sfida che stiamo affrontando», sostiene Spirito. «All’interno della struttura dell’Impresa Comune Shift2Rail, ci è stato chiesto di valutare scenari futuri dove la GSM-R è sostituita da una nuova tecnologia. Abbiamo esaminato quale sarebbe questa tecnologia; quali servizi verrebbero forniti; e quale sarebbe il modello di servizio.» Il progetto ha avuto inizio con un esame dei servizi di comunicazione, sia per gli operatori che per i passeggeri ferroviari. Al momento, la GSM-R supporta solo le attività ferroviarie; reti mobili commerciali sono a volte disponibili sui treni passeggeri, ma la copertura è irregolare. «Abbiamo riflettuto sulla possibilità che in futuro ci possa non essere distinzione tra servizi ferroviari e passeggeri», afferma Spirito. «Per i passeggeri, questi servizi potrebbero includere servizi di emissione biglietti, pianificazione dell’itinerario e intrattenimento. Per le ferrovie, la rete dovrebbe fornire servizi fondamentali per la sicurezza, ma anche forse il monitoraggio in tempo reale del treno e dei binari.» Successivamente, il progetto ha esaminato il tipo di tecnologia necessaria per fornire questi servizi di prossima generazione. Spirito e la sua squadra hanno scoperto che il 4G (l’attuale rete mobile), come è attualmente definito, non supporterebbe servizi di importanza critica, ma hanno fatto notare che ci potrebbero essere delle opportunità per modificare il sistema attuale in modo che supporti tali servizi. La squadra del progetto ha esaminato anche la possibilità di pensare le reti non come beni posseduti e gestiti dagli operatori ferroviari, ma piuttosto come servizi forniti dagli operatori delle telecomunicazioni. «In uno scenario, gli operatori della rete mobile sarebbero proprietari delle infrastrutture di comunicazione; la tecnologia sarebbe ancora il 4G di importanza critica; e i servizi sarebbero forniti agli operatori ferroviari mediante un accordo», spiega Spirito. Il progetto, destinato a concludersi a ottobre 2018, valuterà adesso la sostenibilità di vari modelli di servizio.

Parole chiave

MISTRAL, ferrovia, binari, digitale, tecnologia, ERTMS, 4G, 5G, treno, importanza critica, telecomunicazioni, emissione dei biglietti, reti mobili

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