Creare una mappa 3D della Via Lattea
La missione Gaia dell’Agenzia spaziale europea (ESA) sta sviluppando la mappa tridimensionale più grande e precisa di sempre della nostra galassia. Questi preziosi dati aprono la strada a un nuovo mondo di potenziali scoperte e svolte fondamentali, permettendo agli astronomi di misurare differenti proprietà – luminosità, densità, dimensioni ecc. – di oggetti distanti con una precisione senza precedenti. Le nuove scoperte potrebbero includere pianeti in orbita attorno ad altre stelle, supernove lontane e quasar. Per poter essere del tutto sfruttabili tuttavia questi dati devono essere accessibili e comprensibili. Rendere accessibile la Via Lattea Ed è a questo punto che entra in scena il progetto GENIUS (Gaia European Network for Improved data User Services), finanziato dall’UE. Creando un archivio ordinato, insieme a strumenti di ricerca speciali, gli scienziati saranno in grado di effettuare ricerche accurate dei dati disponibili di Gaia e di trovare esattamente quello che stanno cercando. “Il consorzio per l’elaborazione e l’analisi dei dati (DPAC, Data Processing and Analysis Consortium) – formato da sviluppatori di software e scienziati – aveva il compito di progettare, mettere in campo e far funzionare l’archivio di Gaia,” spiega il coordinatore del progetto Xavier Luri dell’Università di Barcellona, Spagna. “Abbiamo scoperto che gli strumenti di base per l’archiviazione erano presenti, ma vi era la necessità di strumenti più avanzati per consentire uno sfruttamento più semplice e ampio dei dati. Pertanto abbiamo formato il consorzio GENIUS e abbiamo fatto richiesta di finanziamenti europei.” Lanciato nel 2013, il progetto GENIUS ha iniziato a sviluppare un sistema di archiviazione che consentisse il completo sfruttamento scientifico dei dati di Gaia. Il portale dell’archivio attualmente fornisce un’esplorazione visiva interattiva di oltre un miliardo di oggetti galattici. “Non conosciamo nessun altro servizio che attualmente offra questo in un contesto scientifico,” dice Luri. “Visto che siamo integrati nel consorzio DPAC e che diversi membri di GENIUS fanno parte del comitato esecutivo del DPAC, i nostri contributi sono una parte fondamentale del sistema di archiviazione di Gaia. Questi sviluppi verranno adesso elaborati e portati avanti.” Il cielo è il limite L’archivio verrà usato per facilitare le attività di sensibilizzazione e quelle accademiche al fine di coinvolgere il pubblico nella scienza in generale e nell’astronomia in particolare. Il servizio è anche espandibile, e costituirà la piattaforma per future pubblicazioni di dati e persino per archivi riguardanti altre missioni. “Durante GENIUS abbiamo anche iniziato a esaminare nuovi modi di lavorare con enormi volumi di dati basati su tecnologie all’avanguardia per i megadati,” afferma Luri. “Questo ha delle applicazioni non solo per l’astronomia ma anche per molti sviluppi nell’elaborazione dei dati scientifici come ad esempio per la fisica delle particelle, dove le dimensioni dei dati e i requisiti di calcolo avranno bisogno di nuove metodologie per lavorare con grandi set di dati.” I dati iniziali provenienti da Gaia su oltre un miliardo di stelle sono stati pubblicati nel mese di settembre del 2016, il più grande archivio di oggetti celesti nella Via Lattea che sia mai stato messo assieme. Questo archivio verrà messo a punto prima della sua pubblicazione finale, allo scopo di aumentare la precisione e di ridurre le incertezze. Secondo le previsioni, l’archivio completato dovrebbe contenere circa due miliardi di oggetti. Luri ritiene inoltre che il progetto sia un buon esempio di come l’ESA e la Commissione europea possono collaborare con successo per consolidare le fondamenta della scienza e della tecnologia spaziali europee. “La costruzione e le operazioni del veicolo spaziale Gaia sono finanziate e gestite dall’ESA, ma l’elaborazione e lo sfruttamento dei dati sono responsabilità della comunità scientifica europea e delle agenzie di finanziamento nazionali,” dice.
Parole chiave
GENIUS, Via Lattea, GAIA, ESA, EUCLID, archivio