Una soluzione satellitare per la gestione dei disastri
Perché alcuni disastri – che siano naturali o causati dall’uomo – causano così tanta distruzione e perdita di vite umane, mentre altri possono essere contenuti in modo efficace? Uno dei fattori chiave è che siano stati introdotti o meno strumenti di gestione efficaci. È per questo che il progetto GEO VISION, finanziato dall’UE, ha recentemente ideato un software di importanza critica con il fine ultimo di salvare vite e risorse. Questa nuova soluzione permette agli utenti di selezionare contenuti visivi critici da satelliti, droni ed esseri umani che si trovano sul campo per trasferirli per mezzo di reti sicure e protette. La codifica di rete del progetto è stata testata approfonditamente con importanti organizzazioni di gestione dei disastri e ha attirato l’attenzione di varie agenzie di intervento e soccorso. Ultimata a dicembre 2016, la soluzione software è adesso pronta a essere presentata per migliorare l’efficienza delle agenzie delle Nazioni Unite, il Meccanismo di protezione civile dell’UE, le forze di polizia europee e gli enti per la gestione delle emergenze. “Ottenere, capire e comunicare informazioni critiche rilevanti per le operazioni in modo rapido e affidabile è un elemento fondamentale per gestire in modo efficace le situazioni nelle quali possono essere in gioco molte vite, come per esempio in caso di terremoto o inondazione,” spiega il coordinatore del progetto Harald Skinnemoen di AnsuR in Norvegia. “Le foto dei satelliti (come Copernico) e i droni possono aiutare i responsabili delle decisioni a capire meglio la realtà di una situazione che cambia in modo dinamico.” Per sapere immediatamente cosa sta succedendo, dove e quando, è di vitale importanza che le reti di telecomunicazioni non siano colpite dall’evento stesso. Le reti di comunicazione satellitare sono le più affidabili a questo fine, perché la banda larga wireless potrebbe non essere disponibile in seguito a un evento di grande portata. “Uno dei principali punti di forza della soluzione di GEO VISION è che è in grado di funzionare senza interruzioni durante un disastro,” spiega Skinnemoen. Piattaforme basate su smartphone si collegano a velivoli senza pilota (unmanned aerial vechicle o UAV) per fare foto e video, oltre a ricevere allarmi e geo-messaggi. Un portale live con sistema di informazione geografica (geographic informatio system o GIS) riceve rapidi aggiornamenti di mappatura dai satelliti Copernicus. Un altro notevole punto di forza della soluzione di GEO VISION è che si concentra sull’invio di immagini di importanza critica. “Normalmente dobbiamo comprimere le foto e i video per inviarli attraverso le reti,” dice Skinnemoen. “Questo significa una perdita di precisione, perché si riduce la qualità, e di tempo. La nostra soluzione riconosce che i dati visivi in caso di emergenza non sono destinati all’intrattenimento e quindi non devono essere belli, ma che le informazioni rilevanti devono essere precise e accurate. La capacità della rete è quindi dedicata al contenuto utile.” A dicembre 2016 il team del progetto è stato invitato dalle Nazioni Unite alla Settimana dedicata ai partenariati globali e al networking, che si terrà a febbraio 2017, allo scopo di integrare ulteriormente la soluzione nelle operazioni del’ONU. Il progetto è stato invitato anche a collaborare con GSMA, che organizza la maggior parte di tutti gli operatori mobili del mondo e possiede il Mobile World Congress. Finora, il sistema è stato venduto a 11 paesi in Africa, mentre l’Indonesia ha acquistato la soluzione per svolgere operazioni di ricerca e soccorso. Anche la polizia norvegese ha cominciato a usare il sistema, mentre altri paesi hanno espresso il loro interesse. “Pensiamo anche che questa soluzione abbia potenziali applicazioni per le ispezioni da remoto in tempo reale, l’invio di documenti ed email e molto di più,” dice Skinnemoen. “Non saremmo mai arrivati a questa conclusione positiva senza l’eccellente sostegno del GSA e di altri esperti del progetto.”
Parole chiave
GEO VISION, gestione dei disastri, software di importanza critica, UAV, GIS