Skip to main content
European Commission logo
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS
CORDIS Web 30th anniversary CORDIS Web 30th anniversary
Contenuto archiviato il 2024-06-18

Fostering European Drought Research and Science-Policy Interfacing

Article Category

Article available in the following languages:

La siccità in Europa: pericoli, impatti, vulnerabilità e futuro

Un gruppo di esperti finanziati dall’UE ha analizzato la storia dell’Europa relativa ai fenomeni di siccità per elaborare una serie di previsioni sui pericoli futuri. L’iniziativa ha condotto alla creazione di una banca dati sulle principali ripercussioni di questo fenomeno, nonché mappe della vulnerabilità e del rischio paneuropee e soluzioni per la gestione della siccità in varie condizioni geoclimatiche.

Tecnologie industriali icon Tecnologie industriali

La storia dell’Europa testimonia vari scenari di siccità diffusa, in aggiunta a una generale tendenza all’inaridimento del suolo nelle aree meridionali. Questi fenomeni hanno inciso profondamente sull’agricoltura, sullo scoppio di incendi e sulla disponibilità di risorse idriche nelle zone popolate (approvvigionamento di acqua, produzione di energia, trasporto per via d’acqua ed ecosistemi). Il progetto DROUGHT-R&SPI (Fostering European drought research and science-policy interfacing), finanziato dall’UE, ha tentato di ridurre il livello di vulnerabilità dell’Europa al problema della siccità, attraverso la conduzione di sei casi studio multiscala che hanno interessato aree con scarsa disponibilità idrica, unitamente a una serie di analisi paneuropee. Un’analisi retrospettiva dei modelli di siccità, degli impatti e delle misure adottate è stata concepita allo scopo di offrire previsioni sui pericoli futuri di questo fenomeno. Nell’ambito dell’iniziativa sono state inoltre sviluppate nuove metodologie finalizzate alla creazione di sistemi di allarme rapido in caso di emergenza. Il consorzio ha inoltre promosso una collaborazione tra ricerca e politica in materia di contenimento del rischio e preparazione alle catastrofi, avviando un dialogo produttivo sulla siccità su vari livelli (casi studio, ambito nazionale e ambito europeo). I risultati sono stati collegati alla banca dati del European Drought Centre. Tre incontri sulla siccità organizzati dal progetto hanno inoltre consentito alle parti interessate di discutere i risultati raggiunti a livello sia dei casi di studio sia europeo. Tra gli argomenti analizzati meritano particolare attenzione i fattori di rischio legati alla siccità, le opzioni relative all’interpretazione di tali fenomeni nei documenti politici dell’UE, l’evoluzione dei metodi attuali, i sistemi di allarme rapido, la comunicazione relativa ai pericoli del passato e del futuro correlati alla siccità e le valutazioni relative alla gestione e alle politiche in materia di siccità su vari livelli. Uno dei traguardi raggiunti dal progetto consisteva nella creazione di una banca dati storica (relativa al periodo compreso tra il 1958 e il 2009) che prende il nome di “European Drought Reference” (EDR). Da uno studio storico delle misurazioni dirette è emersa la prevalenza di un clima umido in Europa settentrionale e una tendenza opposta nelle regioni meridionali, con una riduzione generalizzata del livello dei corsi d’acqua nella stagione estiva. Le informazioni ricavate dai dati indiretti archiviati tra il 1500 e il 1950 hanno rivelato che, nella maggior parte delle regioni, non è aumentata la frequenza dei periodi di siccità. I ricercatori hanno utilizzato l’EDR per condurre una serie di test sui modelli idrogeologici, dai quali hanno ricavato una valutazione delle conseguenze del cambiamento climatico in termini di siccità. Il gruppo di lavoro ha anche promosso una maggiore comprensione dei processi atmosferici alla base di tale fenomeno, sottolineando l’importanza dello stoccaggio delle acque sotterranee. Sono state quindi delineate raccomandazioni politiche tese alla riduzione dei fenomeni di siccità per le sei aree interessate dai casi studio, vale a dire: Svizzera, Grecia, Spagna, Italia, Paesi Bassi e Portogallo. Da tutte queste analisi è emersa la necessità di trovare soluzioni su misura per questa complessa situazione per ciascuna regione. Uno dei principali risultati raggiunti nell’ambito del progetto consisteva nella creazione di una serie di mappe paneuropee di vulnerabilità alla siccità e di probabilità di accadimento di tali eventi. Nel Mediterraneo, l’agricoltura rappresenta il settore più a rischio, mentre altre aree popolate devono fare i conti con i problemi di fornitura pubblica di acqua. Altre mappe analizzano la vulnerabilità sulla base di 19 fattori distinti. Attualmente, non è ancora disponibile un indice di siccità universale e la gestione di questo fenomeno dipenderà da sistemi di indicatori e di supporto decisionale su misura. L’iniziativa DROUGHT-R&SPI ha studiato le ripercussioni della siccità sulle varie regioni europee. I risultati di queste analisi aiuteranno i responsabili politici a prendere decisioni più consapevoli tese alla riduzione della vulnerabilità e al miglioramento della capacità di adattamento.

Parole chiave

Siccità, ricerca, politica, banca dati, pericolo, impatti, allarme, vulnerabilità, rischio, paneuropo, DROUGHT-R&SPI

Scopri altri articoli nello stesso settore di applicazione