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Contenuto archiviato il 2024-06-18

Decisions and Behaviors for Cognitive Automobiles Research

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Un software per veicoli senza conducente

Un team finanziato dall’UE ha sviluppato un software che controlla e coordina veicoli autonomi. I moduli consentono ai gruppi di veicoli di comunicare con una postazione centrale, favorendo il flusso scorrevole dei veicoli nel traffico e il mantenimento delle distanze di sicurezza.

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I veicoli senza conducente, denominati anche veicoli autonomi, sono stati proposti come soluzione alla congestione delle circolazione e a problemi di sicurezza. Per tali veicoli serve innanzitutto un controllo efficace da parte del software e sistemi capaci di prendere decisioni. Il progetto DBCAR (“Decisions and behaviors for cognitive automobiles research”), finanziato dall’UE, si proponeva di sviluppare un sistema capace di permettere a gruppi di più veicoli di coordinare le rispettive traiettorie. Tale coordinamento aveva lo scopo di mantenere le distanze di sicurezza tra veicoli e di migliorare la scorrevolezza dei veicoli nel traffico. Il progetto ha operato da maggio 2012 a maggio 2014. I componenti del team hanno iniziato con un’ampia analisi della letteratura riguardante il coordinamento delle traiettorie dei veicoli. Di seguito, i ricercatori hanno scelto la soluzione in cui i veicoli autonomi risultano coordinati da un agente a livello centrale. Hanno quindi sviluppato un software per il coordinamento destinato all’agente a livello centrale, accanto a due moduli di software per interagire con il software di controllo di ciascun veicolo. Un modulo raccoglieva informazioni dal database del veicolo e le ritrasmetteva all’agente a livello centrale; l’altro modulo riceveva le traiettorie elaborate dall’agente stesso e prevaleva sui risultati normali della centralina del veicolo. Utilizzando informazioni provenienti da veicoli autonomi presenti in una determinata zona, DBCAR ha sviluppato traiettorie cooperative per ciascun veicolo, inviate quindi ai veicoli stessi. L’esecuzione dei test è stata all’inizio effettuata in relazione alla cooperazione di due veicoli; in seguito è stata modificata per accoglierne in qualsiasi cifra. La ricerca ha concluso che non è praticabile un’esplorazione di tutte le combinazioni possibili e che occorreva invece cercare metodi alternativi per una ricerca ottimale. Dai test è emersa l’applicabilità del metodo particle swarm (sciame di particelle), che può essere esteso con relativa facilità per tenere sotto controllo numerosi veicoli. DBCAR ha prodotto metodi per controllare simultaneamente gruppi di veicoli attraverso incroci e intorno ad altri ostacoli, aumentando la sicurezza attraverso il mantenimento della distanza di sicurezza minima. L’esito più ampio ha riguardato i metodi per realizzare risparmi di carburante e i tempi di percorrenza minori.

Parole chiave

Veicoli autonomi, controllo del software, automobili cognitive, ricerca sulle automobili, coordinamento delle traiettorie.

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