Nuovi catalizzatori economici per pulire le acque reflue
L’inquinamento idrico dagli scarichi industriali è un problema a livello mondiale. In particolare, i composti organici come il fenolo e i prodotti di scarico delle biomasse come la cellulosa possono provocare problemi ambientali a lungo termine se non trattati. Il progetto PHOTOBIO23JC, finanziato dall’UE, ha affrontato questo problema sviluppando fotocatalizzatori, sostanze chimiche che scompongono i composti organici attraverso l’energia dei raggi UV o la luce. PHOTOBIO23JC ha sviluppato numerosi fotocatalizzatori innovativi e li ha testati rispetto all’attuale fotocatalizzatore standard per il settore Evonik-P25. Un’importante caratteristica dei composti appena sviluppati è che possono funzionare a temperatura e pressione ambientale normale. Un fotocatalizzatore in particolare si è rivelato migliore dell’Evonik-P25 per la scomposizione del fenolo, causando sottoprodotti come l’acido gluconico e glucarico. Gli altri erano molto più economici rispetto alle loro attuali controparti commerciali. La sicurezza biologica è estremamente importante in questo campo, e i catalizzatori di PHOTOBIO23JC si sono comportati bene riguardo a ciò. Non hanno lasciato residui di atomi di metallo pesante, e potrebbero essere facilmente e velocemente ricoperti di acqua trattata. Il progetto PHOTOBIO23JC ha prodotto fotocatalizzatori in modo semplice ed economico, ed essi mostrano un’attività migliore e più specifica rispetto a quella attualmente più all’avanguardia. Questi risultati possono provocare una pulizia più economica ed efficiente dell’acqua di scarico contaminata.
Parole chiave
Acqua di scarico, ultravioletto, fenolo, biomassa, fotocatalizzatore