Strumenti per riconciliare il comportamento europeo rispetto alle tecnologie di sicurezza e sorveglianza
Da alcune analisi preliminari emerge che, ai fini della preservazione della sicurezza, gli europei sostengono di dover rinunciare ad alcuni aspetti correlati alla loro privacy. Questa concezione spinge governi ed enti privati che utilizzano tecnologie incentrate sulla sicurezza e la sorveglianza ad adottare metodi che limitano in qualche misura la riservatezza dei dati personali. L’obiettivo generale del progetto PRISMS (The privacy and security mirrors: “Towards a European framework for integrated decision making”), finanziato dall’UE, era di riesaminare il punto di equilibrio tra sicurezza e privacy, al fine di individuare eventuali metodi alternativi per descrivere l’atteggiamento dei cittadini nei confronti di questi due concetti. I partner del progetto hanno confrontato il modo in i cittadini e gli esperti percepiscono le principali sfide della sicurezza. I risultati rivelano una notevole discrepanza tra le politiche della sicurezza a livello europeo e nazionale. Le politiche concentrano l’attenzione sulla lotta alla criminalità e al terrorismo tramite le tecnologie di sorveglianza. Il team di PRISMS ha analizzato importanti tecnologie e pratiche della sicurezza in varie discipline. I risultati rivelano che nella maggior parte dei casi lo sviluppo tecnologico è dominato dall’aspetto della sicurezza, mentre gli aspetti della privacy vengono spesso trascurati o guidati da altri attori. Un sondaggio, che ha coinvolto 27 000 cittadini in 27 Stati membri, ha fornito un quadro preciso delle conoscenze dei cittadini sui temi di privacy e sicurezza, la loro percezione generale delle sicurezza e privacy, e una valutazione di diverse pratiche di sicurezza specifiche. I ricercatori hanno sviluppato e verificato un modello di criteri e fattori che incidono sull’accettabilità delle tecnologie di sicurezza basate sulla sorveglianza. I risultati mostrano che l’approccio di scambio semplifica troppo le relazioni esistenti complesse e non è adatto per informare il processo politico. I risultati del progetto sono stati utilizzati per sviluppare e verificare un sistema di supporto alle decisioni, il quale offre agli utenti che diffondono e usano sistemi di sicurezza approfondimenti su vantaggi e svantaggi, vincoli e limiti di investimenti di sicurezza specifici rispetto alle alternative che tengono conto di un contesto sociale più ampio. I risultati di PRISMS influenzeranno la regolamentazione dei metodi di sorveglianza da parte dei responsabili delle politiche. Le attività incideranno anche sullo sviluppo di nuove tecnologie in grado di proteggere gli aspetti di privacy e sicurezza in linea con le strategie dell’UE.
Parole chiave
Sicurezza, tecnologie di sorveglianza, privacy, PRISMS