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Contenuto archiviato il 2024-06-18

Chemical-µPropulsion for an Efficient and Accurate Control of Satellites for Space Exploration

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La propulsione dei microsatelliti

Nuove idee vengono costantemente esplorate per aiutare i microsatelliti a soddisfare le missioni come le navicelle più grandi. Gli scienziati finanziati dall’UE hanno lavorato alla forma sperimentale di propulsione per affrontare le limitazioni di massa e potenza.

La formazione di costellazioni di microsatelliti richiede un’ampia capacità di manovra come il posizionamento preciso dei satelliti oltre al mantenimento dell’orientamento. L’incapacità di fare questo provocherebbe ruzzoloni lungo la sua orbita e le sue antenne perderebbero l’allineamento con la Terra. La propulsione chimica alimenta i missili convenzionali e i satelliti tramite un propellente solido. Sta tentando di miniaturizzare la tecnica di propulsione provata e verificata. Tuttavia, il progetto PRECISE (Chemical-µpropulsion for an efficient and accurate control of satellites for space exploration), finanziato dall’UE, ha fatto progressi nell’immaginare una forma di propulsione più idonea per i microsatelliti. Il sistema sperimentale che è stato sviluppato è ispirato dai sistemi microelettromeccanici (MEMS). Questa tecnologia comporta la creazione di componenti molto piccoli, con caratteristiche che si misurano sulla scala dei micrometri. Le piccole dimensioni e il peso ridotto dei componenti MEMS li rende ideali per i sistemi di propulsione dei microsatelliti. I partner PRECISE hanno fabbricato tali componenti sotto forma di chip di silicio, proprio come quelli che si trovano nei computer e in altri sistemi elettronici. Essi sono stati saldati assieme, consentendo di alloggiare filtri, radiatori, regolatori del flusso termico, valvole di controllo del flusso e di sfiato della pressione in unità compatte non più grandi di una moneta da un centesimo. Le valvole nel sistema di micropropulsione funzionano a livello micro riscaldando paraffina in cavità chiuse per aumentare il suo volume prima di espellerla attraverso degli ugelli. Sono state modellate cavità in corrispondenza dell’interfaccia tra i chip per attuare vari design di micro-catalizzatori per la decomposizione di idrazina e la spinta risultante. Infine, sono stati montati più chip uno sull’altro. Il sistema di propulsione micro-chimica (µCPS), dotato di sensori per controllare il basso flusso di paraffina mediante la regolazione della potenza dei riscaldatori nel chip inferiore, offre la spinta nella gamma di microNewton, fino a molti milliNewton. Prima della fine del progetto PRECISE, è stato montato un prototipo µCPS. Inoltre, è stata testata estensivamente una struttura di controllo del pennacchio di fumo ad elevata depressione presso il Deutsche Forschungsanstalt für Luft- und Raumfahrt (DLR). I risultati del controllo suggeriscono che è richiesto l’ulteriore sviluppo dell’µCPS sperimentale. Nonostante ciò, la flessibilità e le dimensioni compatte della tecnologia dei sistemi MEMS la rendono una piattaforma promettente per futuri design di propulsione. Sono già stati tracciati design di progettazione dettagliati che soddisfano i severi requisiti di due navicelle, Solar Sail e InspectorSat.

Parole chiave

Microsatelliti, manovra, esplorazione spaziale. sistema micro-elettromeccanico, chip di silicio, prototipo

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