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Contenuto archiviato il 2023-04-13

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Trasformare la rete elettrica dell’UE per realizzare gli obiettivi climatici

Un’iniziativa dell’UE getterà le basi per un sistema più flessibile ed efficiente in grado di agevolare l’integrazione di grandi quantità di energia rinnovabile nella rete elettrica.

Grazie all’impegno dell’UE di arrivare almeno al 32 % di energia da fonti rinnovabili entro il 2030, la fornitura di elettricità sta diventando più variabile, creando diverse sfide per il sistema elettrico. Nel 2017 la quota delle energie rinnovabili sul consumo finale lordo di energia dell’UE ha raggiunto il 17,52 %, avvicinandosi all’obiettivo del 20 % per il 2020. Negli ultimi anni, infatti, si è assistito ad un continuo aumento della quota totale delle fonti energetiche rinnovabili (FER) e delle quote settoriali delle fonti energetiche rinnovabili per l’elettricità (E-FER), per il riscaldamento e il raffreddamento e, in misura minore, per i trasporti. L’integrazione di livelli sempre maggiori di FER richiede nuovi tipi di sistemi e servizi di flessibilità. Il progetto EU-SysFlex, finanziato dall’UE, mira proprio a questo scopo. Sta cercando la giusta combinazione di tali servizi per fornire un’operatività sicura e resiliente del sistema di trasmissione. Una tabella di marcia a lungo termine Il progetto identificherà le esigenze a lungo termine e le carenze tecniche del futuro sistema elettrico per scenari con oltre il 50 % di elettricità FER. Queste carenze riguardano frequenza, tensione e stabilità dell’angolo tra rotori, nonché l’aumento della congestione e la limitata capacità di ripristino in caso di collasso del sistema elettrico o di inadeguatezza del sistema. EU-SysFlex contribuirà a rafforzare il quadro normativo e a fornire una migliore progettazione del mercato attraverso soluzioni in tutti i settori del sistema. Esso formulerà inoltre raccomandazioni incentrate sulla gestione dei dati nei servizi di flessibilità dove il punto di vista del cliente è prioritario. Tra i soggetti interessati figurano i gestori delle reti di trasmissione (TSO), i gestori delle reti di distribuzione (DSO), gli approvvigionatori, i fornitori di flessibilità e le società di servizi energetici. Il modello consentirà l’interoperabilità di diverse piattaforme in tutta Europa. Quasi a metà del suo mandato quadriennale, il progetto EU-SysFlex (sistema paneuropeo con un uso efficiente e coordinato delle flessibilità per l’integrazione di un’ampia quota di FER) sta lavorando a sette dimostrazioni su scala industriale per testare i nuovi servizi di flessibilità e sistema. A seguito dell’analisi di replicabilità e scalabilità, i partner svilupperanno infine una tabella di marcia con varie azioni a lungo termine per facilitare l’integrazione su larga scala di nuove tecnologie e capacità in Europa. In maggio, il progetto EU-SysFlex ha organizzato un workshop congiunto Orizzonte 2020: «cooperazione TSO-DSO per l’integrazione nel mercato della flessibilità». Un video riassume come i TSO e i DSO hanno presentato i loro casi d’uso in materia di flessibilità durante il workshop. Hanno inoltre discusso dell’integrazione su larga scala dell’elettricità FER variabile. Nel video, Kalle Kukk, responsabile del pacchetto di lavoro UE-SysFlex sulla gestione e lo scambio di dati transfrontalieri e intersettoriali, sottolinea due aspetti cruciali del progetto. Il primo è il facile accesso al mercato, compresi i piccoli soggetti. Il secondo è il facile accesso ai dati. Come indicato sul sito web del progetto, EU-SysFlex fa parte dell’iniziativa BRIDGE della Commissione europea che «unisce i progetti Orizzonte 2020 reti intelligenti e stoccaggio dell’energia per creare una visione strutturata delle questioni trasversali che si incontrano nei progetti dimostrativi e che possono costituire un ostacolo all’innovazione». Per maggiori informazioni, consultare: sito web del progetto EU-SysFlex

Paesi

Irlanda

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