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Contenuto archiviato il 2023-04-13

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Tendenze scientifiche: Quanto pesa la Via Lattea?

La NASA e l’Agenzia spaziale europea hanno unito le loro forze per rispondere alla domanda apparentemente impossibile: qual è la massa della Via Lattea?

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I ricercatori sono stati finalmente in grado di fornire le misure più precise della massa della nostra galassia. Secondo un articolo che sarà pubblicato su «The Astrophysical Journal», è molto più grande di quanto pensassimo: quasi il doppio rispetto alle stime precedenti. Usando i dati del telescopio spaziale Hubble della NASA e del satellite Gaia dell’Agenzia spaziale europea, una squadra di astronomi ha stabilito che la Via Lattea pesa circa 1,5 trilioni di masse solari. Una massa solare è la massa del nostro sole. La massa ci aiuta a capire meglio la galassia «Vogliamo conoscere con più precisione la massa della Via Lattea in modo da poterla inserire in un contesto cosmologico e confrontarla con le simulazioni di galassie nell’universo in evoluzione», spiega il dott. Roeland van der Marel, responsabile dell’ufficio per la missione Wide Field Infrared Survey Telescope presso lo Space Telescope Science Institute negli Stati Uniti, in una serie di dichiarazioni rilasciate da lui e dal suo team internazionale di astronomi, pubblicate in un articolo della «CNN». «Non conoscere la massa precisa della Via Lattea rappresenta un problema per molte questioni cosmologiche». Le osservazioni combinate di Hubble e Gaia per un periodo di 10 anni hanno fornito misurazioni più precise del moto orbitale di gruppi stellari chiamati ammassi globulari, nelle lontane distese della Via Lattea. Il dott. Van der Marel ha aggiunto: «Siamo stati fortunati ad avere una combinazione così grande di dati. Abbiamo potuto individuare la massa della Via Lattea in un modo che sarebbe impossibile senza questi due telescopi spaziali». «Più una galassia è massiccia, più velocemente i suoi cluster si muovono sotto la spinta della sua gravità», ha affermato Neil Wyn Evans, professore presso l’Istituto di Astronomia dell’Università di Cambridge. «Molte delle misurazioni precedenti hanno rilevato la velocità con cui un cluster si avvicina o si allontana dalla Terra, cioè la velocità lungo la nostra linea di vista. Tuttavia, siamo stati in grado di misurare anche il movimento laterale dei cluster, da cui è possibile calcolare la velocità totale e, di conseguenza, la massa galattica» «A causa delle loro grandi distanze, gli ammassi stellari globulari sono tra i migliori traccianti che gli astronomi hanno per misurare la massa del vasto involucro di materia oscura che circonda la nostra galassia, ben oltre il disco a spirale delle stelle», ha osservato il dott. Sangmo Tony Sohn, dello Space Telescope Science Institute, che ha guidato le misurazioni di Hubble. Stimare la massa della Via Lattea è problematico perché la maggior parte della materia che contiene è invisibile. «Non siamo in grado di rilevare direttamente la materia oscura», ha spiegato la dott.ssa Laura Watkins, che ha diretto l’analisi presso l’Osservatorio europeo australe in Germania. «Questo è ciò che porta all’attuale incertezza nella massa della Via Lattea: non si può misurare con precisione ciò che si vede!» «Una ragione per cui è importante misurare la Via Lattea è che viviamo qui, è la galassia più vicina che abbiamo», ha dichiarato la dott.ssa Watkins al quotidiano britannico «The Guardian». «Da tempo cerchiamo di capire l’universo inserendolo nel contesto della Via Lattea».

Paesi

Stati Uniti

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