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Contenuto archiviato il 2023-04-12

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Dai jeans alle fibre e alle etichette degli indumenti: nuovi metodi di riciclo per una moda più sostenibile

Un nuovo processo di riciclo trasforma gli indumenti in materiali biodegradabili, aprendo la via a un’industria della moda più ecocompatibile.

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È risaputo che l'industria della moda è uno dei settori industriali più inquinanti al mondo. In base alle stime del 2015, è responsabile di 1 715 milioni di tonnellate di emissioni annue di CO2 e produce circa 92 milioni di tonnellate di rifiuti solidi all'anno. In media, ogni anno vengono consumati 79 miliardi di metri cubi di acqua per la produzione di capi di abbigliamento, una quantità d’acqua sufficiente a riempire quasi 32 milioni di piscine olimpioniche! Nell’obiettivo di migliorare le pratiche di sostenibilità nel settore della moda, un’azienda che opera nel campo della moda tecnologica e un marchio di moda lungimirante si sono alleati per trasformare una collezione di capi d'abbigliamento essenziali in nuovi materiali completamente biodegradabili. Supportato dal progetto WEAR, finanziato dall'UE, il processo innovativo del team potrebbe arrivare a ridurre significativamente l'impatto ambientale della moda. «Abbiamo progettato una collezione limitata di capi essenziali del guardaroba, concentrandoci su indumenti che quasi tutti possiedono e indossano nella vita di tutti i giorni, come bomber, jeans o camicie. Ed è stato davvero importante non compromettere le decisioni progettuali, ma realizzare comunque un prodotto che fosse sostenibile e riciclabile», spiega la partner del progetto Sabinna Rachimova, la fondatrice del marchio di moda SABINNA, in un video di WEAR. Il nuovo processo è incentrato sul concetto di circolarità. I materiali utilizzati nella collezione, in questo caso cotone e viscosa, sfruttano appieno i processi di produzione e di riciclo circolari. Ciò significa che gli abiti creati non saranno indossati per poi a un certo punto essere gettati via. Al contrario, al termine della vita dell'indumento, i materiali utilizzati per realizzarlo potranno essere sciolti e trasformati in nuovi materiali. Questi materiali vengono poi trasformati in imballaggi per indumenti, etichette, interni di negozi e una serie di altre applicazioni. Il processo del riciclo da vicino L’innovativa tecnica dei partner del progetto si basa su una semplice reazione chimica organica. Usando processi chimici non tossici, gli indumenti vengono sciolti, trasformati in fibre di cellulosa e riformati in nuovi materiali a base di cellulosa al 100%. I nuovi materiali creati, completamente riciclabili e biodegradabili, vengono successivamente compressi in fogli flessibili simili a carta velina, carta, cartone, plastica e persino legno. Riducendo ulteriormente l'impatto ambientale, i processi richiedono poche se non nessuna sostanza chimica. Scegliendo il riciclo chimico o meccanico, viene utilizzata meno acqua. L'importanza di questa misura di risparmio idrico diventa più evidente se consideriamo che sono necessari circa 10 850 litri per realizzare un paio di jeans e 2 720 litri per una singola t-shirt! Anche i processi chimici generano meno rifiuti e generano minori emissioni di carbonio, contribuendo a ridurre l'impronta energetica. La collezione limitata dimostra che le pratiche sostenibili sono possibili senza dover scendere a compromessi sull'estetica. Grazie al nuovo metodo del team, tutti i designer che creano abiti realizzati al 100% in cotone o viscosa potranno garantire che i propri indumenti vengano riciclati. I capi in cotone e viscosa possono persino essere recuperati dalle discariche e trasformati in materiali puliti e biodegradabili. Il team del progetto sta ora esplorando collaborazioni con altri marchi della moda per migliorare le pratiche di sostenibilità in tutto il settore. Nel suo secondo e ultimo anno, il progetto WEAR (Wearable technologists Engage with Artists for Responsible innovation) si è impegnato a coinvolgere aziende tecnologiche e ingegneristiche in un rapporto più stretto con designer e artisti in tutta Europa. Il loro scopo è di spostare il panorama dei dispositivi indossabili e dell’e-textile verso un approccio più sostenibile ed etico. Per maggiori informazioni, consultare: sito web del progetto WEAR

Paesi

Belgio

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