Un modo più veloce per testare nuove terapie geniche
Il sistema immunitario delle persone che soffrono di CGD ha un difetto genetico. I globuli bianchi non sono capaci di uccidere i batteri e i funghi ingeriti, il che causa infezioni potenzialmente letali ed eccessive reazioni infiammatorie che hanno gravi conseguenze. Anche se è possibile curare efficacemente questo problema trapiantando cellule che formano il sangue mediante la donazione di midollo osseo, trovare un donatore di cellule staminali è troppo spesso una questione di fortuna. Quando non si trova un donatore, in pochi luoghi al mondo si può fare una terapia genica. Ma perché tale terapia sia usata clinicamente, bisogna determinare l’efficacia della cura. La procedura di analisi dipende da modelli cellulari e attualmente tale procedura richiede molto lavoro ed è lunga e costosa. Un’equipe di ricercatori guidata dalla dott.ssa Janine Reichenbach, professoressa e co-direttrice della Divisione di immunologia dell’Ospedale pediatrico universitario di Zurigo, ha sviluppato un nuovo modello cellulare che permette ai ricercatori di testare l’efficacia di nuove terapie geniche in modo molto più efficiente. “Abbiamo usato la tecnologia Crispr/Cas9 per cambiare una linea cellulare umana in modo che le cellule del sangue mostrassero il cambiamento genetico tipico di una forma specifica della malattia granulomatosa cronica,” spiega la prof.ssa Reichenbach. La modalità standard di condurre questi test consiste nell’usare cellule epidermiche dei pazienti che vengono riprogrammate in cellule staminali, un processo lungo e costoso. Il nuovo sistema sarà più conveniente. “Il nostro sistema rende il processo più veloce e più economico, il che significa che saremo in grado di sviluppare nuove terapie geniche in modo più efficiente per i pazienti,” aggiunge. Più dettagliatamente, per testare i vettori di potenziali benefici per persone affette dalla malattia granulomatosa cronica (CGD) p47phox-deficiente, l’articolo pubblicato sulla rivista Scientific Reports spiega che i ricercatori hanno generato un modello cellulare che consiste in repliche (CRISPR)/Cas9 inter-spaziate palindromiche brevi. Questo introduce una mutazione di cancellazione del GT-dinucleotide (ΔGT) nel p47 phox che codifica il gene NCF1 nella linea cellulare PLB-985 della leucemia mieloide acuta. La ricerca ha portato anche a un approccio diverso per il trasferimento di copie sane del gene nelle cellule colpite. Finora le terapie hanno usato virus modificati artificiali come vettori, ma alcuni pazienti hanno sviluppato il cancro quindi la prima generazione di sistemi di correzione virale è adesso obsoleta. L’equipe della dottoressa Reichenbach adesso usa una terapia genica auto-inattivante lentivirale descritta come più efficace e sicura. Secondo la dottoressa, questo non è che uno stadio intermedio e in futuro sarà usata la correzione genomica per ottenere una maggiore precisione. Secondo Science Daily comunque ci vorranno altri cinque o sei anni prima che la chirurgia genica di precisione sia disponibile a livello clinico. Un interessante metodo di cura raggiunto grazie al sostegno dell’UE CELL-PID (Advanced cell-based therapies for the treatment of Primary ImmunoDeficiency) e NET4CGD (Gene therapy for X-linked Chronic Granulomatous Disease - CGD) sono due progetti che hanno ricevuto finanziamenti dall’UE. L’ospedale pediatrico universitario di Zurigo è uno dei tre centri europei in grado di usare questa nuova terapia genica in uno studio clinico internazionale di fase I/II per curare pazienti affetti da malattia granulomatosa cronica nell’ambito di NET4CGD. Per maggiori informazioni, consultare: Sito web del progetto NET4CGD Pagina web del progetto CELL-PID su CORDIS
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Francia, Italia