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Contenuto archiviato il 2023-03-24

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Formare la nuova generazione di ingegneri neurali europei

Un progetto finanziato dall’UE ha fornito a giovani ingegneri neurali le capacità per sviluppare la prossima generazione di tecnologie ispirate al cervello, che vanno dall’assistenza robotica all’elaborazione del linguaggio.

L’ingegneria neurale è una nuova disciplina che unisce ingegneria, matematica, fisica e le neuroscienze per sviluppare interfacce cervello-computer, computer cognitivi e protesi neurali. In quanto settore emergente, la maggior parte degli scienziati implicati indagano su argomenti correlati, ma sono specializzati solo in uno o due di essi, in quanto non hanno ricevuto una formazione multidisciplinare ampia, che è ancora poco diffusa. L’obiettivo principale del progetto NETT (Neural Engineering Transformative Technologies) era quindi di fornire ai giovani ricercatori diverse opportunità sia nel settore accademico che in quello industriali, in parte fornendo loro informazioni da ricercatori esperti in visita e team di ricerca aziendale. Grazie al finanziamento di NETT, i borsisti di ricerca hanno sviluppato tecnologie trasformative nel campo del riconoscimento vocale, i robot con capacità cognitive e sociali e le interfacce cervello-computer. “I progressi compiuti finora hanno portato allo sviluppo di nuove tecnologie sanitarie, nuovi strumenti diagnostici e nuove applicazioni software per i ricercatori in neurologia,” dice il coordinatore del progetto Stephen Coombes, professore di matematica applicata all’Università di Nottingham, Regno Unito. “Si può immaginare che nel prossimo futuro questa ricerca potrebbe portare allo sviluppo di protesi controllate dal cervello, assistenti robotici, computer controllati dalla mente e riconoscitori vocali.” Ad esempio, i ricercatori sono riusciti a comprendere meglio gli effetti dei ritardi di trasmissione nella comunicazione tra determinate aree del cervello, che potrebbero avere ripercussioni nel trattamento delle malattie neurologiche. I nuovi algoritmi per lo scanning multifotonico del tessuto neurologico potrebbero portare allo sviluppo di strumenti diagnostici migliori. “L’utilizzo di un nuovo modello della massa neurale potrebbe trovare applicazioni nel trattamento dei disturbi neurologici, in particolare dell’epilessia,” dice Coombes. “Si sono anche fatti progressi nel rilevamento dell’intenzione di camminare nei pazienti con ictus, con possibili applicazioni nelle terapie di riabilitazione.” Altre scoperte riguardano lo sviluppo di un pianificatore del movimento sincrono a doppio braccio per un robot umanoide e la piattaforma open source SPIKY, che permetterà ai ricercatori di monitorare la sincronizzazione nella scarica di neuroni. Molte di queste e altre innovazioni sono state presentate in documenti e su riviste a revisione paritaria. Ben sette partner a pieno titolo e 11 partner associati, tra cui piccole e medie aziende, hanno unito le forze per fornire questo addestramento e mentorato strutturato e orientato all’industria, attraverso tirocini e distaccamenti incentrati su problemi reali. “Abbiamo tentato di aumentare l’occupabilità dei borsisti impegnati in questo progetto tramite tirocini con partner industriali e attraverso un programma di formazione specifico in competenze imprenditoriali, accademiche e sociali,” spiega Coombes. “Abbiamo anche cercato di dimostrare la correlazione tra i vari campi del progetto all’interno del consorzio e di rivolgerci alla comunità scientifica più ampia e addirittura al pubblico in generale, organizzando regolarmente gruppi di studio, workshop e conferenze pubbliche.” Attraverso la combinazione delle competenze e delle infrastrutture di una rete di formazione multidisciplinare in ingegneria neurale, il progetto NETT intende favorire un alto livello di innovazione sostenibile e consolidare la posizione dell’Europa come leader in un settore industriale emergente. Il progetto NETT dovrebbe concludersi ad agosto 2016. Per ulteriori informazioni, consultare: Sito web del progetto NETT

Paesi

Regno Unito

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