Monitoraggio wireless per neonati
ComfTech, un neologismo per “tecnologia confortevole”, è una PMI italiana specializzata nella progettazione e produzione di sistemi biomedici indossabili non invasivi con sensori integrati in capi di abbigliamento. A gennaio 2015 l’azienda si è assicurata il sostegno dell’UE nell’ambito della Fase 1 dello strumento per le PMI di H2020 per NEWMOON (Smart Garments in Newborns and Babies Monitoring) – un sistema non invasivo per il monitoraggio continuo dei neonati. Il nuovo capo di abbigliamento, che è un’alternativa molto auspicabile al controllo ripetuto effettuato dagli infermieri, potrebbe rivelarsi molto prezioso per garantire reazioni immediate nel caso di emergenza, mantenendo allo stesso tempo un contatto pelle a pelle tra madre e bambino. Tale contatto ha dimostrato di influenzare in modo positivo la salute del bambino, per esempio la resistenza ai batteri, la stabilità della temperatura corporea, il ritmo cardiaco e respiratorio e persino il livello di zucchero nel sangue. In confronto, un sistema collegato mediante fili impedirebbe tali benefici e sarebbe scomodo per il bambino. Alessia Moltani, amministratore delegato di ComfTech e coordinatrice di NEWMOON, descrive il valore aggiunto del sistema spiegando in dettaglio i suoi progetti per il suo futuro sviluppo. Le prime due-quattro ore di vita sono le più delicate per i neonati. In che modo NEWMOON fa la differenza a questo riguardo? Subito dopo la nascita, per le prime due – quattro ore, il bambino e la madre rimangono nel reparto nascita: un monitoraggio discontinuo viene di solito effettuato per mezzo di una comune valutazione visiva da parte del personale infermieristico. In questo lasso di tempo, durante il quale il bambino si trova in uno stato di transizione da pre a post-natale, il monitoraggio continuo dei bio-segnali può essere molto utile per prevenire situazioni critiche. Il problema è che i tradizionali sistemi di monitoraggio collegati mediante fili sono invasivi e incompatibili con il processo per mezzo del quale si stabilisce un contatto tra il bambino e la madre e con il contatto pelle a pelle che è considerato di enorme importanza. È per questo che la maggior parte degli ospedali usa questi sistemi solo per bambini prematuri o se si prevedono rischi per il neonato e questo significa che la possibilità di estendere il monitoraggio a tutti i neonati è una vera e propria sfida. Abbiamo sviluppato il nostro sistema di monitoraggio indossabile con in mente tre obiettivi: il sistema doveva essere preciso e affidabile, confortevole e senza fili per non ostacolare i momenti di contatto con la madre” e molto facile da usare. Qual è il valore aggiunto di NEWMOON per lo staff medico? Il sistema di monitoraggio si propone di cambiare il modo in cui viene organizzato il lavoro del personale infermieristico, migliorando allo stesso tempo la qualità dell’assistenza mediante l’uso di un monitoraggio quantitativo continuo invece di un’osservazione qualitativa ripetuta nel tempo in modo discontinuo. È importante notare che il sistema non è stato progettato per evitare la valutazione mediante monitoraggio visivo fatta dagli infermieri, ma piuttosto per completarla con dati reali (ECG, respirazione). In caso di anomalia, il sistema di monitoraggio invia immediatamente una notifica al responsabile. Evitare il monitoraggio invasivo era uno dei principali obiettivi del progetto. Come ci siete riusciti? In realtà abbiamo lavorato a tutti e tre i blocchi del sistema tenendo sempre a mente l’importanza che il sistema non fosse invasivo. Prima di tutto il sistema è completamente wireless e l’“unità sensitex” è un indumento con sensori tessili incorporati prodotto in morbido cotone. La forma dell’indumento è stata studiata attentamente al fine di ridurre al minimo l’impatto durante il contatto pelle a pelle. Poi l’“unità battito” – un piccolo dispositivo elettronico che raccoglie i dati per inviarli ai responsabili per mezzo di smartphone o sistemi dell’ospedale – è piccolo e compatto e l’involucro che protegge il dispositivo è soffice e coperto di stoffa impermeabile. Un altro aspetto fondamentale è la sicurezza: il piccolo cerotto elettronico è ricaricabile mediante induzione, il che è molto importante per garantire la sicurezza del bambino, perché previene un possibile contatto con la fonte di alimentazione. Il suo astuccio è impermeabile e si può sterilizzare dopo ogni uso. Può parlarci dei tessuti intelligenti che avete usato e come funzionano? La nostra azienda è specializzata nello sviluppo e nella produzione di sensori tessili per diversi prodotti e scopi, come sport, benessere, settore automobilistico e giocattoli. Cominciamo con lo sviluppo dei fili, il che ci dà flessibilità con la tecnologia dei sensori tessili. Nel progetto NEWMOON abbiamo usato sensori molto piccoli e morbidi incorporati con attenzione nelle maniche dell’indumento. La composizione dei fili e la consistenza dei sensori sono state studiate attentamente per far sì che i sensori siano affidabili e confortevoli allo stesso tempo. Anche il prezzo è un fattore importante, perché la parte in tessuto è monouso per motivi igienici (i sensori di ComfTech si possono lavare, ma per applicazioni subito dopo la nascita è necessario un indumento monouso). Avete già testato il dispositivo negli ospedali? Cosa può dirci dei risultati? ComfTech ha fatto la prima sperimentazione clinica al mondo a essere approvata dal Ministero della Sanità italiano e dal Comitato etico ospedaliero 1, che studia la conformità, l’accettabilità e l’affidabilità di qualsiasi sistema di monitoraggio applicato nelle prime due - quattro ore dopo la nascita. Anche il software per una veloce visualizzazione di tutti i dati è stato discusso in modo approfondito con gli infermieri perché fosse facile e veloce da usare e da capire. NEWMOON Finanziato nell'ambito di H2020-SMEINST-1. Pagina del progetto su CORDIS
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