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Contenuto archiviato il 2023-03-23

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Come i social media possono migliorare i servizi di pronto intervento

Il team del progetto EMERGENT sta esaminando in che modo l’utilizzo dei social media può essere integrato nelle procedure dei servizi di pronto intervento durante le situazioni di crisi.

Un’indagine finanziata dall’UE ha scoperto che la maggioranza del personale dei servizi di pronto intervento in Europa ha un atteggiamento positivo rispetto all’integrazione dei social media nei processi di gestione delle emergenze. Gli atteggiamenti variano, tuttavia, in base a sesso, età e posizione geografica. Ad esempio, è molto più probabile che il personale giovane di sesso femminile e coloro che si trovano in paesi con alti livelli di utilizzo dei social media esprimano degli atteggiamenti positivi. L’indagine, svolta come parte del progetto EMERGENT, ha interrogato 696 appartenenti al personale dei servizi di pronto intervento in 27 paesi europei, è stata appena pubblicata. L’obbiettivo principale dell’indagine era quello di esplorare gli atteggiamenti verso i social media, e di identificare i fattori chiave che influenzano l’uso attuale e probabile futuro dei social media nelle organizzazioni che rispondono alle situazioni di emergenza. La popolarità delle piattaforme dei social media ha cambiato per sempre il modo in cui la gente comunica. Durante le situazioni di crisi ora si formano delle speciali comunità attorno ai social media - attraverso una nuova pagina di Facebook o un hashtag di Twitter ad esempio - fornendo uno strumento prezioso per divulgare e condividere le ultimissime informazioni. Questo è quello che accadde durante il disastro della Love Parade a Duisburg in Germania nel 2010 e quando l’uragano Sandy colpì la costa orientale degli Stati Uniti nel 2012. Un problema è tuttavia rappresentato dal fatto che queste comunità spesso non sono collegate ai servizi di emergenza, che non sono quindi in grado di catturare le informazioni potenzialmente preziose che vengono condivise sui social media. Anche se le esistenti app sociali (ad esempio su dispositivi mobili) vengono a volte usate dai cittadini per condividere le loro osservazioni e sentimenti, queste sono collegate solo debolmente agli esistenti sistemi di gestione delle emergenze. Il progetto EMERGENT, che è iniziato nel mese di aprile del 2014, mira a trovare dei modi per identificare e integrare informazioni preziose e affidabili provenienti dai social media nei processi di gestione dell’emergenza allo scopo di ottenere una risposta più reattiva. Il progetto è iniziato studiando l’impatto positivo e negativo dei social media durante le emergenze, ed esaminando in che modo la gente si comporta sui social media durante una crisi. L’obbiettivo è quello di ottenere una valutazione più accurata del modo in cui i servizi di emergenza possono integrare questi nuovi canali di comunicazione nelle loro procedure. Comprendendo la natura delle situazioni critiche, si prenderanno in considerazione sia le reazioni espresse attraverso i social media che i tipi di social media di preferenza. Per questa ricerca sono in fase di sviluppo degli strumenti nuovi per rinforzare la comunicazione tra i cittadini e i servizi di emergenza. Per gestire la grande quantità di preziosi dati distribuiti verranno ad esempio usati nuovi metodi per la ricerca di informazioni, per classificare e valutare i dati disponibili al pubblico. Verranno svolte anche valutazioni dell’impatto, che consistono in casi di studio e analisi di emergenze nel passato in cui i social media hanno giocato un ruolo fondamentale. I risultati di tutto questo lavoro porteranno alla creazione di nuove linee guida per la comunicazione. Verrà valutato anche l’impatto dei social media nelle emergenze attraverso il coinvolgimento continuo di cittadini e servizi di emergenza nei social media e in workshop. Il progetto EMERGENT, che ha ricevuto 3,3 milioni di euro di finanziamenti dall’UE, dovrebbe concludersi nel mese di marzo del 2017. Per ulteriori informazioni, visitare: EMERGENT http://www.fp7-emergent.eu/

Paesi

Germania

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